martedì 29 luglio 2008

Cartoline

Venticinque km. a sud di Olbia, sotto Punta Coda Cavallo, c'è lo Stagno di San Teodoro, "un biotipo di elevato interesse ecologico" che da settembre a giugno ospita anche i fenicotteri rosa.

Lo Stagno è separato dal mare da una sottile striscia sabbiosa -"La Cinta"- lunga circa quattro km. Anche in piena stagione balneare, sono pochi i bagnanti che da San Teodoro si spingono oltre il primo chilometro.

Sul lato esposto al mare la sabbia è bianca e fine. La parte più interna interna della striscia e quella affacciata sullo Stagno sono invece conformate a dune sabbiose, stabilizzate dalla vegetazione.


Una vegetazione davvero particolare, che cresce direttamente sulla sabbia.

L'isola di Tavolara (base NATO) vista dalle dune.
Al centro-destra, un triangolino di mare



Nel giro di pochi metri si passa dalla macchia di lentischi, ginepri, olivastri

Stagno, dune, Tavolara sullo sfondo



aves desconocidas

"giovani di cardellino", precisa il mitico Andrea :)



al cisto colloso, alle violacciocche

Matthiola tricuspidata


alle pallette di Posidonia oceanica spiaggiata, ai ciuffi di Ammophila littoralis -ovvero sparto pungente, il principale consolidatore delle dune.
Pallette e ciuffi che qui non vedete perché mi son detta "li fotografo domani" ed invece l'indomani ero a Nuoro a rovinare vacanze mie ed altrui, con tanti cari saluti al carpe diem.


Ho però per fortuna almeno immortalato uno dei protagonisti assoluti delle dune di luglio ed agosto: il giglio delle sabbie (aka lizzu de mare)

Pancratium maritimum

che cresce anche in qualche altro litorale italiano -o, per meglio dire: a crescere lui ci prova pure, porello, ma questo suo vezzo suicida di fiorire in piena stagione balneare tra le pinne dei bagnanti di sicuro non l'aiuta granché



Leggo che sull'affollatissima spiaggia di Fetovaia (isola d'Elba) è in corso da tempo nientemeno che l'Operazione Pancrazio (!)

Bulbi interrati direttamente nella sabbia, fiori bianchi grandi e profumati, i ben più furbi pancrazi di San Teodoro crescono invece sulle dune dopo il primo chilometro di spiaggia, relativamente al sicuro dalle pedate e dalle adunche manine dei bagnanti. E sono dunque per fortuna ancora numerosi, e relativamente poco disturbati.


Questa zona della Sardegna era verde come quasi mai in questa stagione, ha piovuto moltissimo anche lì. Bellabella, altroché.


Questo post sabbioso è idealmente dedicato
- al tenutario dell'
orto di carta, che di coltivazione sulla sabbia -e non solo- ne sa
- a
Frank Herbert (prima maniera)

venerdì 18 luglio 2008

Donna in semilibertà

Lavoro, lavoro, lavoro.
Ma.

Se vi avessero invitati per una settimana in un'isola piena di bellezze naturali e botaniche
e se -per i casi della vita- voi viveste proprio a due passi da un aeroporto dove lavora una Easy Compagnia che vi porta e vi riporta a e da Olbia per meno di 90 euro (solo bagaglio a mano, ci mancherebbe)

cosa avreste fatto voi?

Giornatine di ronfatine sotto i ginepri, costumi appesi ai fichi d'india, cenette sotto i plumbago.

Torno mercoledì.

Besos! :)